Quanto Costa un Pappagallo Calopsite? Ecco la mia esperienza
|Negli articoli precedenti abbiamo affrontato diversi argomenti: tutti ugualmente importanti al fine di come sia meglio prepararsi all’arrivo in casa di un amabile amico piumato.
Questa volta invece cercheremo di capire quanto costa una calopsitta e a chi rivolgersi per averne una.
Prima di tutto vi ricordo che nel mio caso si parla di una calopsite allevata a mano, pertanto il costo inevitabilmente risulta essere più elevato rispetto ad un esemplare che non lo è.
La mia calopsite Olaf ha un costo di 120 euro, prezzo che sarebbe ulteriormente cresciuto nel caso in cui avessi scelto un soggetto diverso dalla comune colorazione ancestrale.
Infatti, nel caso avessi optato per una calopsite cannella (o cinnamon), sempre allevato a mano, il prezzo sarebbe stato di 150 euro.
Per quanto riguarda invece alla domanda “a chi rivolgersi?”, io e il mio ragazzo abbiamo preferito tornare da un rivenditore dal quale avevamo già preso un canarino. Qui ci siamo trovati molto bene, sia in fatto di disponibilità, sia di preparazione del personale che ci lavora. Inoltre, tutti gli uccelli vengono tenuti in ottimo stato e di conseguenza tutti gli ospiti sembrano godere di ottima salute.
Molto probabilmente questo negoziante si affiderà a un allevatore di fiducia, questo a dire il vero non lo so. L’unica cosa che so, e che a me interessa, è che fin’ora mi sono trovata bene e che loro continuano ad essere bendisposti ad ogni nostra domanda o dubbio sui nostri due amici piumati.
A questo proposito, voglio condividere con voi un metodo semplice e facile per capire se le persone a cui vi stiate rivolgendo siano ben preparati o meno in materia.
Come? Basterà porre un piccolo o comune dubbio (in tema del tipo di uccello che state acquistando), però di cui già siete a conoscenza della risposta, all’allevatore o negoziante che sia. Da ciò che vi dirà, capirete quanto effettivamente risulta essere preparato sull’argomento.
Questo trucchetto, se così possiamo definirlo, di certo non è mio, ma l’ho letto sul libro di Pierre Fusy-Lacroix dal titolo Calopsitte e che potrete trovare qui.
Riassumendo fate molto attenzione a chi vi rivolgete, un prezzo troppo basso non sempre è un buon segno. Piuttosto spendete qualcosina in più, e fate riferimento a gente che conosce questi animali, allevatore o rivenditore che sia. Magari potrete chiedere a chi già ne possiede uno o provare in un negozio e vedere con i vostri occhi in quali condizioni questi vengono tenuti.
Inoltre personalmente, penso che un buon allevatore / rivenditore sarà sempre pronto a darvi il suo aiuto nel caso di dubbi e perplessità sulla salute delle vostra calopsite (o altro pappagallo che sia) anche dopo il suo acquisto. Pertanto valutate anche la disponibilità delle persone a cui vi state affidando.
Ora invece di seguito andremo più nel dettaglio per osservare quanto effettivamente costa mantenere una calopsite.
Indice:
Costo di una Calopsite: Prezzo iniziale e mantenimento. Facciamo due conti!
Prezzo Iniziale
Iniziamo con le spese iniziali, ovvero quanto pagare nell’immediato per prendere una calopsite e portarla a casa con sé.
Come vi ho già detto poche righe fa, il costo della nostra calopsitta è stato di 120 euro. A questi si devono aggiungere anche quelli di gabbia e accessori, obbligatori se si ha un animale di questo tipo.
La gabbia l’abbiamo sempre acquistata dal rivenditore dove abbiamo preso la nostra Olaf ed è su per giù simile a questa (su Amazon), ed ha avuto un costo di 80 euro.
Per quanto riguarda gli accessori, questi ci sono stati forniti insieme alla gabbia e sono: due mangiatoie adibite a beverini per l’acqua e altre due mangiatoie, di cui una più grande e l’altra più piccola, simili a questa. E per finire, una pietra lavica di colore rosa.
Inoltre ci sarebbe da aggiungere anche l’accessorio per il bagnetto. Noi in merito abbiamo acquistato un semplice spruzzino da 1.50 euro circa. A questo proposito vi suggerisco nebulizzatori in colorazioni neutre o trasparenti in quanto i colori accesi e scuri tendono a spaventarli.
Costo di Mantenimento
Qui invece diamo uno sguardo al costo del mantenimento, ovvero quanto in media spendiamo per la nostra calopsitta.
Nel conto di queste spese considereremo cibo, lettiera e l’acquisto di nuovi giochi di tanto in tanto.
Alimentazione Calopsite: Quanto Spendo?
Iniziando dalla sua alimentazione, vi posso dire come che per lo più ora essa si compone di un mix di semi specifici e un mix di sali minerali per calopsite preparati direttamente dal negoziante, e anche di estrusi e di pastone secco.
A questi spesso e volentieri, ci aggiungo delle spighe di panico (vedi immagine sopra), le quali piacciono tanto a questi pappagalli, non solo come cibo, ma anche come passatempo. Infatti amano sgranarne i semi con il becco, quindi oltre essere un alimento è anche una sorta divertimento per loro.
Quanto appena elencato rappresentano una spesa in media di circa 10 / 15 euro ogni tre mesi.
Lettiera Pappagallo: Costi e Quale Soluzione Ho Scelto
In merito alla lettiera, devo dire che in pochi mesi ho adottato diverse soluzioni.
La prima è stata del tutolo naturale tipo questa.
Purtroppo questa soluzione ben presto si rivelò essere alquanto scomoda con il mio tipo di gabbia in quanto la vaschetta estraibile di quest’ultima, scivolando a fatica, mi spargeva la lettiera sporca dappertutto.
Sebbene questa lettiera fosse quella che visivamente mi soddisfaceva di più in assoluto, in un certo senso mi scoraggiava cambiarla di frequente, e si sa che lo si dovrebbe fare non dico tutti giorni ma abbastanza spesso.
Ma con l’ennesimo spargimento di trucioli sporchi in giro per casa adottai il metodo più convenzionale (anche se ammetto il più sbagliato): sei fogli di giornale e in cinque minuti la lettiera era già bella che cambiata e pronta!
Purtroppo dovetti abbandonare anche questo metodo, anche se questa volta durò più a lungo del precedente.
Vi chiedere il perché? Ebbene qualche giorno fa Olaf ha iniziato a giocare con la carta, ed essendo anche di quella colorata, ho dovuto subito pensare a qualcos’altro. E lì una idea: della carta bianca, magari quella da risma per stampanti.
Ebbene facendo due conti: una risma costa all’incirca 4 / 5 euro, mettiamo che contenga circa 500 fogli, per ogni cambio io ne utilizzo un max di otto, di cambi alla settimana ne faccio tre, la risma dovrebbe bastarmi almeno per cinque mesi, con un costo simile a quella di lettiera con tutolo.
Purtroppo con i giorni capii che anche questa soluzione non poteva durare a lungo, infatti, i fogli spostandosi lasciavano il fondo della gabbia scoperto sporcandosi facilmente. Inoltre c’è anche da dire come il potere assorbente era pressoché nullo dato che era carta per stampare…
Mettiamola così, con una gabbia più comoda, molto probabilmente la prima lettiera sarebbe stata la mia scelta definitiva. Ma proprio quando avevo perso le speranze scoprii, solo per caso nel negozio di animali che ormai frequento abitualmente, una lettiera per uccelli che non avevo mai visto: la carta bulinata.
Ne presi circa sedici fogli ad un prezzo di 1,47 euro. Il costo di questa lettiera è di 3,50 euro al kg ed inoltre mi è sembrato di capire come il loro costo cambi anche in base alle dimensioni dei fogli stessi.
Solo a titolo informativo, questo tipo di lettiera sarebbe più indicata per gabbie con griglia sul fondo, la mia come già vi ho detto ne è sprovvista ma ho voluto comunque provare e vedere se la mia calopsitta la smangiucchiasse o meno e, per il momento, devo dire che non l’ha mai beccata.
Comunque dovrebbe essere interamente di origine vegetale e questo aspetto mi tranquillizza parecchio, in più la si cambia in un attimo ed ha un buon potere assorbente. Con sedici fogli dovrei stare a posto per circa due mesi al massimo.
Comunque ora ho le idee un po’ più chiare su quale sarà la prossima gabbia di Olaf, anche se di sicuro implicherà una spesa maggiore, alla fine la funzionalità ha un costo.
Giochi Pappagallo: Costi
Per quanto riguarda i giochi, ne ho presi alcuni in un negozio di animali vicino dove abito, erano in offerta a metà prezzo e quindi ho convinto il mio ragazzo a prenderne addirittura due. Il gioco (due uguali) che ho preso per la mia calopsitta (vedi immagine sotto) ha un costo di 1.99 euro ed inoltre, potrete trovarli anche qui.
Sbagliai, infatti con il tempo scoprii come alla mia Olaf piacessero davvero poco e io per giunta ne avevo comprati addirittura due! Beh alla fine cosa posso dire, non sono del tutto inutili, danno colore alla gabbia 🙂
A parte gli scherzi, con questa mia esperienza, voglio dire che bisogna sperimentare con la propria calopsitta e capire cose le piace e cosa no, solo così si potranno fare acquisti validi e sensati.
Quanto costa in confronto ad altri animali domestici?
Immagine: pinterest.com
Se parliamo di pregiate razze di animali, i costi iniziali possono essere anche molto elevati.
Per quanto riguarda invece, le spese di mantenimento dei nostri amati “pets” di sicuro si dovrà tenere conto di come, maggiore è la taglia di quest’ultimi e maggiore sara la spesa da affrontare.
Anche se così non fosse, alimentare un cane di piccola taglia ha un suo costo, al quale si aggiungono poi altre spese, come quelle di vaccinazione e di sterilizzazione / castrazione.
Per quanto riguarda i gatti invece, oltre ai costi già menzionati per il caso precedente, ci sarebbero anche da aggiungere quello di lettiera e magari dei tira-graffi.
In merito agli uccelli, se è pur vero che c’è un risparmio rispetto ad altre specie di animali, c’è sempre da considerare quale tra tutti i volatili vorremmo avere con noi.
Infatti, un conto è prendere un pappagallo di piccole e medie dimensioni, un conto invece e prendere razze di taglia maggiore. In più, a volte, non sono le dimensioni a fare la differenza, piuttosto il tipo di alimentazione di cui necessitano.
Un esempio? Di certo una calopsite ha un costo iniziale (e anche di mantenimento) più basso rispetto un lorichetto arcobaleno nonostante per grandezza non siano così diversi.
Invece se poi consideriamo l’elemento “taglia” come le grandi ara, i cenerini o ancora i cacatua, il budget incrementa notevolmente.
Un’ultima spesa da considerare sono le visite veterinarie preventive e curative, le prime sono quelle semplici di controllo e le seconde, quelle alle quali si ricorre nell’insorgere di qualche tipo di problema da parte dei nostri amati “pets”.
Da questo punto di vista, a dire il vero, non so darvi dei costi precisi, in quanto non ho ancora portato la mia Olaf da un veterinario aviario, ma comunque, non appena lo farò, vi aggiornerò sulla spesa da affrontare.
Quello che per ora posso dirvi è che una gabbia pulita, una alimentazione corretta e del tempo con lei, sono le basi per far sì che il vostro pappagallo godi di buona salute.
Conclusioni
Ora vediamo in conclusione quanto costa acquistare un pappagallo calopsite e che costi richiede il suo mantenimento.
Per quanto riguarda i costi iniziali, noi abbiamo speso all’incirca 215 euro, considerando gabbia, calopsitta e del cibo.
Per alimentarla spendiamo su per giù 10 / 15 euro ogni tre mesi.
In merito alla lettiera, dopo diverse soluzioni da noi adottate in soli pochi mesi, penso proprio che ora ci fermeremo alla carta bulinata, e qui prevediamo un costo di una decina di euro annui al massimo.
In ultimo, i costi di alcuni giochi presi per il suo puro diletto, in tutto sono circa 5 euro, a quest’ultimo vi ho aggiunto anche un euro di cannucce, il suo passatempo preferito.
Pertanto tirando le somme, le nostre previsioni per il mantenimento di Olaf per l’anno sono circa di 40-60 euro di alimenti + 10 euro di lettiera + 5 euro di giochi + 1.50 spruzzino bagnetto = 56.50 euro – 76.50 euro.
Se invece consideriamo anche i costi iniziali arriviamo alla cifra di circa 270 euro – 290 euro.
Comunque io ritengo che avere una calopsite, richieda oltre che del denaro per il suo mantenimento, anche e soprattutto del tempo.
Pertanto sebbene questo animale “costi” molto meno di tanti altri, quest’ultimo aspetto non dovrebbe essere l’unico e solo motivo per il quale lo si sceglie.
La calopsite ha bisogno di interagire quotidianamente con i suoi proprietari con attività, stimoli e soprattutto con tante coccole 😉 Da questo punto di vista e dalla mia esperienza, una calopsite allevata a mano risulta essere più impegnativa di un gatto e forse per alcuni versi, anche di un cane.